Si sono conclusi gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”

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di Soraya Avinotti e Ygnazia Cigna

Il 12 dicembre 2020, si sono svolti gli Stati Generazionali: un confronto intergenerazionale tra la Rete Giovani 2021, composta da oltre 70 associazioni, professori universitari e figure istituzionali.

Durante i mesi di lockdown, è nata una mobilitazione giovanile mirata a porre l’attenzione delle Istituzioni sulle difficoltà dei giovani e sulla loro invisibilità dinanzi alla politica. Un percorso cominciato prima dell’estate, che ha coinvolto decine di associazioni e realtà e che ha visto concretizzarsi il sogno di centinaia di ragazze e ragazzi. Centinaia e centinaia di under 35 si sono uniti per presentare al Governo, ai partiti e agli attori istituzionali, il Piano Giovani 2021: 35 proposte rivolte all’intero Paese per riaccendere il motore economico della nazione.

L’evento, svoltosi in diretta streaming su YouTube, si è sviluppo in cinque battaglie.

Battaglia 1: Strumenti e competenze per raggiungere i propri obiettivi professionali

“Non è necessario il ripensamento dell’attuale struttura del percorso scolastico: la vera battaglia da rivendicare è sulla qualità, che l’esito finale sia all’altezza degli altri paesi avanzati. L’aggiornamento professionale non è mai stato prioritario, così come il ricambio generazionale”, ha risposto Andrea Gavosto – Direttore della fondazione Giovanni Agnelli – su sollecitazione di un rappresentante della Rete Giovani 2021. Tra gli ospiti della prima battaglia vi era anche Mario Calderini, Direttore dell’Alta Scuola Politecnico e Paola Vacchina, Amministratore delegato Enaip Nazionale e Dirigente nazionale Acli.

Battaglia 2: Realizzazione personale, senza compromessi

“Occorre capire dal basso come stanno cambiando la necessità, non calare politiche rigide dall’alto. Negli altri paesi i giovani, già prima dei 25 anni, vivono per conto proprio, fanno esperienze di lavoro, fanno fatica ma quando arrivano a 30 anni hanno avviato una carriera e fatto esperienza.  Il fatto che in Italia si possa pensare di permettere che un 30enne possa rimanere a carico dei genitori, significa depotenziare tutto. Il rischio è che per lavorare si accettino poi condizioni assurde, come non essere pagati. Rischiamo che i giovani più intraprendenti vadano all’estero perché sono retribuiti bene e valorizzati. Il debito pubblico per essere sostituito ha bisogno di produrre ricchezza, se riuscissimo a valorizzare al meglio i giovani e le donne avremmo uno scatto eccezionale. Dobbiamo però trovare le politiche giuste per mettere in campo queste due riserve e rilanciare il Paese”, ha affermato Alessandro Rosina, Professore ordinario di demografia e statistica sociale presso l’università Cattolica di Milano. Seguito poi dagli interventi di Maria Francesca Silva, ingegnere specializzato in smartcity e rigenerazione urbana, e da Sergio Urbani, Direttore generale Fondazione Cariplo.

Battaglia 3: Tutela e valorizzazione delle risorse naturali

“I giovani non vanno soltanto in piazza ma anche a proporre un piano di ripresa e resilienza”: così introduce la terza battaglia il Professor Enrico Giovannini, portavoce di Asvis. “Abbiamo elaborato un sacco di dati, ma anche un’analisi di come l’Agenda 2030 stia diventando un’agenda integrata con i piani strategici delle regioni. Sono tre anni che le regioni mandano tutte le loro iniziative per gli SDGs, ma lo Stato no. Quello che emerge è la vitalità dei nostri territori, conoscendo ritardi e punti di eccellenza, ma si fa strada una programmazione integrata attorno allo Sviluppo Sostenibile. Tre anni fa abbiamo preparato l’agenda urbana degli SDGs, ribaltando gli obiettivi secondo le competenze dei sindaci.

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La mancanza di competenza però, l’invecchiamento della popolazione e il capitale umano peggiorato negli ultimi dieci anni sta danneggiando questo sviluppo”.

In rappresentanza del Ministero dello Sviluppo Economico era presente la Sottosegretaria di Stato, Alessandra Todde, che ha sottolineato l’importanza di un’opinione pubblica forte e impegnata che presenti problemi. “Va cambiata la percezione di non fare politica, esiste solo buona e cattiva politica non colori. La politica va fatta, non è qualcosa da cui si può prescindere perché influenza la vita di tutti i giorni. Abbiamo stilato il Piano Nazionale di Energia e Clima che dovrà recepire delle politiche compatibili con le richieste dell’Unione Europea”.

Battaglia 4: Coinvolgimento dei giovani nei processi decisionali delle istituzioni

La quarta battaglia si è aperta con le parole di Marco Bentivogli, politico ed ex segretario generale della federazione italiana metalmeccanici e si è conclusa con quelle di Nadia Urbinati, giornalista e professoressa di scienze politiche alla Columbia University di New York, che ha evidenziato come la dimensione pubblica si sia ristretta enormemente: “I quartieri non hanno più il loro ruolo, le attività sindacali sono molto specialistiche, i partiti non hanno più funzione politica sociale. Dove si può formare l’interesse politico dei giovani?”.

Battaglia 5: L’Italia come punto di riferimento

L’ultima battaglia ha accolto l’intervento di Valerio De Molli, Amministratore delegato The European House – Ambrosetti che ha trattato il rapporto pubblico-privato ricordando che “se non c’è una visione pubblica d’insieme, anche il privato va in modo disordinato”.

La chiusura della battaglia 5 è stata affidata ad Agostino Santoni, Amministratore delegato Cisco Italia.

Gli Stati Generazionali si sono conclusi con l’intervento di un rappresentante del Consiglio Nazionale dei Giovani, l’organo governativo a cui è demandata la rappresentanza dei giovani a interloquire con le istituzioni per le politiche giovanili.

Gli “Stati Generazionali” sono il primo evento della Rete Giovani 2021. L’obiettivo della rete è di assicurarsi che i progetti per il Paese, a partire da Next Generation EU, prevedano politiche ambiziose e lungimiranti che consentano di realizzare i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 e di rendere l’Italia un Paese inclusivo e sostenibile a livello sociale, ambientale ed economico. 

Approfondimenti:
Il Piano Giovani 2021
5 battaglie per Il Futuro, Oggi