Solidarietà digitale: servizi gratuiti per limitare i danni del Coronavirus
I decreti firmati dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, hanno introdotto misure per contenere e contrastare la diffusione del Coronavirus (SARS-CoV-2), chiamando tutti gli italiani a compiere importanti sacrifici. In questa situazione di emergenza nazionale, l’innovazione e la digitalizzazione vengono in soccorso dei cittadini.
Nei giorni scorsi, il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione ha lanciato il progetto Solidarietà Digitale.
L’iniziativa ha lo scopo di fornire a tutti cittadini italiani – studenti, lavoratori e imprese – servizi gratuiti che permettano di lavorare a distanza attraverso piattaforme di smart working, restare al passo con i programmi scolastici e di formazione grazie a piattaforme di e-learning, leggere gratuitamente sul proprio smartphone o tablet un giornale o un libro senza dover uscire da casa, usufruire di servizi digitali come consulenze mediche, spesa online, attività sportive e altro ancora.
L’iniziativa è in continuo aggiornamento e il Ministero sta raccogliendo altre proposte sul suo sito per ampliare quanto più possibile il ventaglio dei servizi digitali a sostegno dei cittadini.
Sempre sul sito è possibile trovare l’elenco dei servizi già disponibili, come le agevolazioni per la telefonia, minuti e giga offerti da Tim, Vodafone, WindTre, Fastweb e Iliad.
Le scuole possono fare affidamento su piattaforme e-learning per garantire la didattica anche a distanza, esempi sono Cisco Italia e IBM, Amazon, Weschool (TIM) e Treccani.
Le imprese e i lavoratori possono invece usufruire di software per lo smart working come Microsoft e G Suite (Google).
Editori e gruppi editoriali mettono a disposizione e-book e abbonamenti gratuiti a giornali e riviste per intrattenere e tenere aggiornati i cittadini in ogni momento, facilmente consultabili da smartphone, pc e tablet.
Le agevolazioni per gli italiani in questo momento di emergenza non si limitano qui ma continuano al di fuori della pagina ministeriale.
I decreti per gestire l’emergenza Coronavirus hanno giustamente stabilito la chiusura di musei, cinema e teatri che per continuare a garantire il servizio pubblico hanno fanno ricorso alla digitalizzazione. Grazie all’esperienza virtuale è stato possibile aprire le porte dei più importanti musei del mondo, per consentire ai cittadini di godere della grande arte senza doversi alzare dal divano, tra questi:
- Pinacoteca di Brera,
- Uffizi,
- Musei Vaticani,
- Museo Archeologico di Atene,
- Museo del Prado,
- Louvre,
- British Museum,
- Metropolitan Museum,
- Hermitage,
- National Gallery of Art di Washington.
E ancora, piattaforme di streaming e portali si sono attivati per fornire intrattenimento mettendo a disposizione una vasta collezione di film: sul sito della Cineteca di Milano sono reperibili film di archivio a partire dai primi anni del 1900; Mymovies, in collaborazione con “Lo schermco dell’arte”, offre una selezione di film online consultabile gratuitamente; Minerva Pictures regala 100 film in streaming attraverso la sua piattaforma “The Film Club” e Infinity offre due mesi di abbonamento gratis.
Per concludere, a queste iniziative digitali va aggiunto il grande meccanismo di donazioni messo in moto dai VIP a sostegno degli ospedali italiani, anche questo un esempio di solidarietà digitale.
Eravamo preparati a tutto questo? Probabilmente no, ma la mobilitazione tempestiva del nostro Governo, dei privati e dei colossi del digital per garantire ai cittadini il massimo dei servizi nonostante le limitazioni alla mobilità dimostra che è possibile ridurre l’impatto sociale del virus.