Le notizie che non puoi perdere degli ultimi giorni
La rassegna stampa di Change The Future: una notizia al giorno, all’indietro, per contrastare l’infodemia quotidiana e fissare alcuni punti nella nostra personale “agenda informativa”.
24 novembre
Il romanzo di formazione di Tony Blinken
Paola Peduzzi, esperta di politica estera, riassume egregiamente la storia del consigliere che Joe Biden ha nominato segretario di stato: Antony Blinken.
Scopriamo le motivazioni che hanno portato il presidente eletto a nominare il consigliere di Barack Obama per la “missione di riparazione” della reputazione dell’America dopo le vicende che hanno riguardato il Paese sotto la presidenza di Trump. Ecco perché questo incarico rappresenta una scelta di continuità con il passato da parte delPresidente Eletto.
23 novembre
La situazione di sovraccarico degli ospedali dovuta all’attuale pandemia da Covid-19 è stata gestita singolarmente dall’Università Statale, che ha innovato il sistema delle visite mediche attraverso la telemedicina.
Francesco Rigatelli ci spiega come l’iniziativa di Gian Vincenzo Zuccotti, primario di pediatria dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco e preside della Facoltà di Medicina della Statale, abbia creato una piattaforma che permette al medico di base di seguire regolarmente il paziente dismesso. Questo “Virtual Hospital” ha gestito fino ad ora più di 63mila chiamate, una rivoluzione per la gestione della sanità italiana.
21 novembre
L’Italia perde ogni anno 6,4 miliardi a vantaggio dei paradisi fiscali
Davide Colombo accende un faro sul dato più sconcertante della 31esima edizione del Workshop Finanza 2020, gestito da The European House-Ambrosetti. Li chiamano “paradisi fiscali”, sono nove in tutto (Olanda, Lussemburgo, Irlanda..) e li conosciamo come i paesi al mondo che attraggono il 42% degli investimenti esteri globali, il che avviene di seguito a una bassa tassazione sui profitti delle imprese. Complessivamente, generano solo il 3,2% del PIL mondiale. Ecco la competizione fiscale sleale, e si parla di circa 741 miliardi l’anno sottratti alle altre economie. Per colmare questo svantaggio, il think tank di De Molli suggerisce l’introduzione internazionale di un’aliquota reale minima sulla tassazione d’impresa.
20 novembre
Come la democrazia può cacciare i tiranni
Ecco un articolo illuminante della sociologa Francesca Coin, che a partire dal rifiuto del risultato elettorale da parte di Trump traccia un quadro diacronico della sua politica. Vengono qui ripercorse le strategie di Trump che hanno permesso la divisione della solidarietà sociale lungo la linea del colore, una politica che ha aumentato le disuguaglianze tra gruppi sociali come avvenuto durante la presidenza di Reagan. Ciò che gli Stati Uniti stanno attraversando oggi è il punto di rottura delle crisi sanitaria, economica, politica ed epistemica, basata sul tentativo di confutare la realtà a favore del falso. Questa presidenza ha creato un mondo sicuro per il nazionalismo bianco e un mondo pericoloso per tutti gli altri, ma con l’attuale sconfitta, che è espressione della volontà del popolo, Coin parla di uno shock democratico.
19 novembre
16 persone sono morte in Uganda durante le manifestazioni di protesta che hanno seguito l’arresto di Bobi Wine, famoso cantante che si oppone al presidente Yoweri Museveni, e Patrick Amuriat. Questi i nomi dei candidati alle elezioni presidenziali di gennaio, entrambi arrestati per aver organizzato una manifestazione non autorizzata. La protesta per questi arresti ha provocato anche 65 feriti.
18 novembre
La dottrina Macron in dieci punti
Il Foglio riporta in dieci punti paradigmatici l’intervista al Presidente francese Emmanuel Macron, pubblicata su Il Grand Continent, rivista del think tank europeo del Groupe d’études géopolitiques. Il Presidente parla del 2020 come un anno di rottura da molti punti di vista; sostiene l’essere in presenza di un punto di rottura del capitalismo contemporaneo, ed esplicita la pressante necessità di una riformulazione delle strutture che ci permetta di gestire le disuguaglianze sociali e internazionali.
17 novembre
Usa, il New York Times: Trump voleva bombardare sito nucleare iraniano
Il New York Times riporta la notizia secondo cui Trump avrebbe chiesto ai suoi collaboratori di colpire la Centrale di Natanz, in Iran. Dopo che questi gli hanno fatto presente che l’attacco avrebbe potuto portare ad un conflitto maggiore, ha abbandonato l’idea.
Ma perché il Presidente voleva attaccare il sito nucleare iraniano?