Gli “amici del mare” per la conservazione ambientale
Paolo Bray, fondatore della World Sustainability Organization, ha dedicato oltre 30 anni della sua vita alla conservazione ambientale e alle certificazioni di prodotti sostenibili.
Il suo percorso professionale ha preso il via negli anni 90’ presso l’organizzazione non governativa americana “Earth Island Institute”, con un progetto ambizioso denominato Dolphin Safe, mirato a proteggere i delfini durante la pesca del tonno. Si tratta del precursore di tutte le certificazioni di prodotti ittici da pesca sostenibile. Inizialmente concentrato nel Pacifico tropicale orientale, dove milioni di delfini risultavano vittime della pesca del tonno, il progetto ha gradualmente coinvolto l’intera l’industria mondiale del tonno, riducendo la mortalità dei delfini nelle reti tonniere dell’area del 98%. Da circa 100 mila delfini l’anno agli attuali 1500.
Guidato e motivato dall’esperienza più che positiva del progetto Dolphin-Safe e convinto del potere delle certificazioni ambientali per raggiungere risultati significativi in campo ambientale, Paolo Bray ha deciso di lanciare con le sue uniche forze nel 2008 la certificazione “Friend of the Sea”. Si tratta di un progetto gestito dalla World Sustainability Organization, un’organizzazione non governativa la cui missione è la promozione della conservazione ambientale.
Oggi, sempre più imprese dimostrano interesse per l’impatto dei loro fornitori. Ormai, quasi ogni organizzazione parla della propria sostenibilità sul proprio sito, alle fiere e durante conferenze. Nonostante ciò sia spesso motivato da una strategia di marketing, molte realtà si impegnano effettivamente nell’ottenere certificazioni da enti terzi, ovvero assegnate da organizzazioni esterne. Le certificazioni rappresentano un eccellente modo per dimostrare ai consumatori che l’impegno, in questo caso a favore dell’ambiente, è reale e costante. Ad esempio, la WSO monitora in modo continuo, utilizzando satelliti e tecnologie per effettuare audit da remoto, i comportamenti ambientali delle entità coinvolte.
Friend Of the Sea è l’unica certificazione indipendente, verificata da enti di accreditazione nazionali, e per questo diversa da quelle fondate dall’industria stessa. Ad oggi, si tratta del principale standard di certificazione di prodotti da pesca e acquacoltura sostenibile. Nel corso degli anni, Friend of the sea ha ampliato la sua certificazione ad altri settori quali la produzione di Omega 3, la cosmesi (in particolare la produzione di creme UV che non danneggino la barriera corallina), la ristorazione, l’osservazione di balene e delfini, acquari e le spedizioni sostenibili.
Ma cosa garantisce il logo “Friend of the Sea” su un prodotto? La certificazione attesta per esempio, che il prodotto provenga da risorse ittiche non sovrasfruttate, la gestione responsabile dei rifiuti e dell’energia, il rispetto dei regolamenti della pesca e la responsabilità sociale dell’intera catena di produzione.
Le verifiche annuali sono condotte da organismi di certificazione internazionali indipendenti, in base a rigorosi criteri di sostenibilità ambientale e di responsabilità sociale.
Con il successo di Friend of the Sea, nel 2016, Bray lancia anche la certificazione sull’agricoltura e allevamento sostenibili, “Friend of the earth”, nel tentativo di estendere la sostenibilità anche a settori al di là dell’ittico. È, stata sviluppata nell’ambito delle linee guida del Sustainability Assessment of Food and Agriculture Systems (SAFA) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) i cui principi si basano sulla salvaguardia e la protezione dell’intero ecosistema. La certificazione si è estesa a diverse aziende nel mondo, includendo anche settori molto inquinanti e impattanti dal punto di vista aziendale come quello della moda.
Il logo “Friend of the Earth” su un prodotto garantisce importanti fattori quali la protezione di flora e fauna, la protezione del suolo e delle risorse idriche e la protezione degli animali allevati per scopi agricoli oltre i limiti di legge.
Nel corso del tempo, sempre sotto questi due programmi, l’organizzazione ha anche deciso di destinare una parte del proprio margine a progetti di sensibilizzazione e conservazione che riguardano le specie animali in pericolo (in ambienti sia acquatici che terrestri) in oltre 40 paesi nel mondo.
La WSO, impegnata anche nella sensibilizzazione e nell’educazione dei giovani è aperta a tutti coloro che vogliano contribuire alla sua causa. Ha lavorato con scuole di diversi paesi come Spagna, Portogallo e Hong Kong, svolgendo lezioni, giochi e cercando di coinvolgere i giovani sulle tematiche legate alla sostenibilità.
A Milano, in Galleria Passerella 1, vicino a San Babila, è stato inaugurato “Sustainable Friends“, un concept store che funge da punto di riferimento per la sostenibilità. Attraverso interviste, eventi e la vendita di prodotti sostenibili, come gioielli provenienti da miniere certificate Fairmine e prodotti realizzati con il riciclo delle vele, l’obiettivo è estendere questa iniziativa aprendo nuovi store in città come Parigi e Londra, fungendo da punti di riferimento ambientale nelle grandi capitali della moda.