Cinque film sulla comunità LGBTQ+ per capirne di più

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Ogni anno, a giugno, le strade di moltissime città in tutto il mondo si colorano di arcobaleni e pullulano di danze, musiche e cortei. Si tratta infatti del Pride Month, il “mese dell’orgoglio” della comunità LGBTQ+.

Nella frenesia dei festeggiamenti, è importante capire perché sia nato e quali siano le sue rivendicazioni. Benché non si sia ancora arrivati all’uguaglianza e al pieno riconoscimento dei diritti alla comunità, sono molte le conquiste ottenute dalla lotta dei nostri predecessori ed è sempre doveroso ricordarle.

Senza pretese di universalità, ecco allora cinque film per saperne di più, tra documentari, vicende d’amore e riadattamenti di storie vere.

  1. The Death and Life of Marsha P. Johnson

Un documentario che esplora la vita e la morte di Marsha P. Johnson, attivista statunitense considerata tra le protagoniste dei Moti di Stonewall, una serie di scontri violenti tra gruppi di persone omosessuali e la polizia di New York esplosi tra il 27 e il 28 giugno del 1969. Nacque da qui la decisione del movimento LGBTQ+ di scegliere il mese di giugno come mese dell’orgoglio e della sensibilizzazione per i diritti della comunità.

Nata dell’indagine svolta dall’attivista Victoria Cruz attorno alla morte di Johnson, questa pellicola è un pilastro portante e immancabile della storia della comunità queer.

  1. Stranizza d’amuri 

Gianni e Nino sono due adolescenti siciliani le cui strade casualmente si incrociano nell’estate del 1982. Ne nasce una stretta amicizia, che pian piano però si trasforma in un sentimento genuino e passionale, anche se con l’inevitabile clausola della segretezza.

L’esordio alla regia cinematografica di Giuseppe Fiorello ispirato al delitto di Giarre, un fatto di cronaca nera dei primi anni ‘80, è un’ottima trasposizione di cosa significhi fare a patti con la propria sessualità in una società che non la accetta e la condanna. 

  1. The Danish Girl

Riadattamento dell’omonimo romanzo di David Ebershoff, The Danish Girl racconta, romanzandola, la vera storia di Lili Elbe, pittrice danese e la seconda persona nella storia a sottoporsi a un intervento chirurgico di affermazione di genere.

La pellicola vede il dispiegarsi della progressiva presa di coscienza da parte della protagonista, affiancata dalla moglie Gerda Wegener, e del percorso intrapreso nel tentativo di scoprire finalmente la sua vera identità. La vicenda, ambientata negli anni ’20 del secolo scorso, riesce a cogliere molto bene il disagio, l’imbarazzo, la paura e il dolore di non sentirsi più adeguati nella propria pelle, anche grazie all’ottima interpretazione di Eddie Redmayne.

Film imprescindibile per riuscire a calarsi, anche momentaneamente, nei panni delle persone transgender e del duro percorso di accettazione personale e sociale a cui sono costantemente costrette.

  1. Elisa e Marcela 

In questo dramma sentimentale, la regista Isabel Coixet racconta, romanzandola, la storia vera di Elisa Sánchez Loriga e Marcela Gracia Ibeas, due donne che, ricorrendo a svariati sotterfugi, riuscirono a sposarsi nel 1901, facendo del loro il primo matrimonio omosessuale registrato in Spagna.

Un film in bianco e nero uscito nel 2019, forse un po’ privo del dramma e della crudezza delle decisioni cui le donne sono state realmente costrette, ma che ha la capacità di raccontare un amore lesbico con dolcezza, gentilezza, passionalità.

  1. Chiamami col tuo nome

Protagonista di questo film dalla regia di Luca Guadagnino è la breve ma intensissima storia d’amore tra il diciassettenne Elio e il ventiquattrenne Oliver, uno studente straniero ospitato dal padre di Elio, docente di archeologia. Tratto dall’omonimo romanzo di André Aciman, è il toccante racconto, insieme leggero e intimo, di un giovane amore dalla sopravvivenza impossibile. 

Pur essendo l’unica storia completamente fittizia tra quelle proposte, Chiamami col tuo nome riesce ad essere un valido connubio tra un amore omosessuale e la spensieratezza e la nostalgia di un passeggero sentimento estivo, anche grazie all’ambientazione calda di una tipica estate italiana e le musiche di Sufjan Stevens.