SPECIALE | Una seconda vita (parte 3)
Il gesto di accumulare può spesso essere l’opzione più scontata e immediata, ma non è la nostra unica scelta. Nella vita quotidiana buttiamo decine di sacchi e sacchetti e non spetta a noi la decisione su come i nostri rifiuti verranno gestiti ma ci dobbiamo adeguare alle ordinanze della nostra zona. Quando qualcosa smette di servirci, o è una delle miriadi di prodotti industriali usa e getta o può essere incenerita, smaltita in una discarica o riciclata.
La prima domanda deve essere se l’oggetto in questione è effettivamente da buttare o se, a causa del nostro gesto, sta per diventare uno spreco. Lo sbaglio diventa imperdonabile quando l’errore inizia dai nostri piatti. A questo proposito, in occasione della Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare, l’agenzia ENEA ha lanciato una campagna di sensibilizzazione.
Questo perché in Italia il valore dello spreco alimentare supera di molto i dieci miliardi di euro annui e per la maggior parte avviene tra le mura delle nostre case. Nonostante i numeri, lo spreco si può combattere facilmente, distribuendo consapevolezza e, forse, anche un po’ di organizzazione per i momenti di spesa e cucina.